C O D I C E    E T I C O

 

premessa

 Il presente Codice è stato adottato per assicurare che i principi etici alla base delle attività dell’associazione A.n.f.i.l.d. onlus siano specificati ed ispirino le attività, la cultura dell’Organizzazione e lo standard di comportamento di tutti i destinatari nella conduzione dell’attività propria e dell’Associazione stessa. Esso è adottato da tutte le organizzazioni aderenti al sodalizio entro sei mesi dalla loro costituzione.

 

Con l’adozione del Codice Etico l’Associazione intende:

  1. definire i principi etici che devono guidare l’attività ed i rapporti con i destinatari del Codice Etico sia soggetti interni che esterni all’Associazione
  2. riconoscere rilevanza ed efficacia vincolante ai principi etici di seguito descritti anche nell’ambito della prevenzione dei reati previsti dal D.lgs. 231/01;
  3. indicare i principi etici ai quali i Destinatari del Codice Etico sono obbligati tenuti ad attenersi;
  4. definire un apposito sistema sanzionatorio che assicuri l’efficace e concreta attuazione del presente Codice Etico.

 

 

  • Principi generali

 L’A.N.F.I.L.D. ritiene che, a prescindere dalla situazione di disabilità, dal censo, dallo stato di salute e dall’età, ogni persona ha diritto inalienabile ad una vita libera e il più possibile indipendente; in tal senso diviene basilare incentivare un approccio positivo e solidale verso le persone che versano in condizioni svantaggiate siano queste derivanti da fattori oggettivi che soggettivi avendo cura di porre in essere ogni azione capace di contrastare i gap esistenti anche, e soprattutto, se derivanti da disabilità fisiche, psichiche o sensoriali.

L’associazione vuol essere quindi strumento per chiunque intenda operare per tutelare e promuovere il diritto delle persone alla salute, all’educazione, all’istruzione, al lavoro, all’integrazione sociale, per attuare una valida prevenzione della disabilità promuovendo prevenzione, cure, assistenza e sostegno “dopo di noi”. Ciò passa dal promuovere iniziative ed attività tese a soddisfare i bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, dal rimuovere gli ostacoli di ordine materiale, politico, economico, sociale e culturale che, di fatto, limitano il pieno rispetto della dignità umana ed i diritti di autonomie delle persone con disabilità ed impediscono il pieno sviluppo della loro personalità e la loro partecipazione alle attività culturali, politiche, economiche e sociali.

L’A.N.F.I.L.D. intende operare in favore di soggetti svantaggiati e adotta modalità di gestione no profit secondo i modelli delle onlus “organizzazioni non lucrative di utilità sociale”, realizza il conseguimento dei suoi scopi attraverso una concorde, democratica ed omogenea azione delle sue componenti.

L’Associazione, nell’ambito delle sue attività e nella conduzione della sua attività, assume, come principi ispiratori, il rispetto delle varie leggi e normative, in un quadro di legalità, correttezza, trasparenza, riservatezza in un’ottica di responsabilità sociale, di gestione economicamente sostenibile nel tempo, di rispetto della dignità della persona, di promozione e valorizzazione del lavoro e di tutela ambientale attraverso un corretto e responsabile utilizzo delle risorse.

Per una più precisa puntualizzazione dei principi che l’associazione pone a base del proprio agire sono di seguito riportati i temi fondanti del presente codice etico:

 

  • Principio di legalità

I destinatari sono tenuti al rispetto delle leggi e di tutte le normative applicabili al contesto di riferimento. I Destinatari sono inoltre tenuti al rispetto delle disposizioni interne dell’ente.

 

  • Principio di onestà e correttezza

Il principio di onestà e correttezza costituisce valore fondamentale della gestione organizzativa ed implica attenzione, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto “di” e “con” tutti i destinatari. I destinatari sono tenuti al rispetto delle regole deontologiche e professionali applicabili alle operazioni compiute per conto dell’Associazione. I destinatari sono inoltre tenuti al rispetto delle disposizioni interne dell’Associazione, in quanto attuazione di obblighi deontologici o professionali.

 

  • Trasparenza integrità e imparzialità

I Destinatari sono tenuti a rispettare la trasparenza e l’integrità, intese come veridicità, chiarezza, completezza e pertinenza delle informazioni, evitando situazioni ingannevoli nelle operazioni compiute per conto dell’ente. I Destinatari sono tenuti al rispetto delle disposizioni interne dell’Associazione, in quanto attuazione del principio di trasparenza ed integrità. I principi di trasparenza ed integrità comportano l’esplicitazione di clausole chiare e dettagliate nell’ambito delle formulazioni contrattuali relative alle attività svolte. Il principio di imparzialità esclude che siano favoriti alcuni gruppi di interesse o individui a scapito di altri.

 

  • Rispetto della dignità della persona

I Destinatari rispettano i diritti fondamentali delle persone tutelandone l’integrità morale e garantendo eguali opportunità. Nelle relazioni interne ed esterne non sono ammessi comportamenti che abbiano un contenuto discriminatorio basato su opinioni politiche e sindacali, religione, origini razziali o etniche, nazionalità, età, sesso, orientamento sessuale, stato di salute ed in genere qualsiasi caratteristica intima della persona umana.

 

  • Principio di efficienza

Il principio dell’efficienza comporta che ogni attività sia affrontata ottimizzando l’impiego delle risorse e perseguendo, a parità di qualità del servizio offerto, l’economicità di gestione.

 

  • Principio di riservatezza

I Destinatari assicurano la riservatezza delle informazioni conosciute in occasione delle operazioni compiute per conto dell’Associazione. I Destinatari sono tenuti a trattare dati e informazioni dell’Associazione esclusivamente nell’ambito e per i fini delle proprie attività lavorative e, comunque, a non divulgare (comunicare, diffondere o pubblicare in alcun modo) informazioni sensibili senza l’esplicito consenso degli interessati e informazioni riservate senza l’autorizzazione dell’ente.

 

  • Rispetto dell’ambiente

L’Associazione s’impegna a salvaguardare l’ambiente come bene primario attraverso l’adozione di  comportamenti volti a migliorare l’impatto ambientale delle proprie attività.

 

  • Qualità dei risultati

L’Associazione, nel perseguire i fini istituzionali di tutela e promozione della salute degli individui e delle unità d’offerta, impronta la propria organizzazione al rispetto dei principi generali di efficacia, efficienza e qualità.

 

  • Coerenza

L’Associazione, nella individuazione dei ruoli, si impegna a garantire la conformità delle mansioni svolte dall’operatore rispetto alla qualifica rivestita e ad assumere ed aggiornare gli atti necessari per una chiara definizione delle responsabilità.

 

  • Utilizzo dei fondi

L’Associazione si impegna a perseguire un’efficace, efficiente e lungimirante uso delle risorse umane e finanziarie. A tal proposito i soci e i lavoratori garantiscono che le risorse finanziarie di solidarietà sono utilizzate secondo il criterio della buona gestione e per fini conformi a quelli statutariamente indicati.

La destinazione dei fondi deve essere chiaramente esplicitata e legata alla sopravvivenza dell’Associazione, al mantenimento, miglioramento e ampliamento delle unità d’offerta già in essere e alla realizzazione di specifici progetti. I risultati delle attività poste in essere attraverso l’uso delle risorse dell’Associazione potranno essere resi noti alla collettività attraverso le forme di comunicazione più opportune.

 

  • Tutela dei diritti dei lavoratori

L’associazione tutela e rispetta i diritti dei lavoratori e ne garantisce la sicurezza, riconoscendo come essenziale l’apporto del personale in ogni livello della attività di cura educazione e assistenza agli utenti.

 

  • Appropriatezza delle prestazioni

Una prestazione o intervento sanitario o socio assistenziale è definito appropriato secondo tre prospettive complementari: – Professionale: se è di efficacia provata, viene prescritto per le indicazioni cliniche riconosciute ed ha effetti sfavorevoli “accettabili” rispetto ai benefici. – Organizzativa: se l’intervento viene erogato in condizioni tali da “consumare” una quantità di risorse in linea con i benefici attesi. – Di accreditamento: se l’intervento che viene erogato rientra tra quelli per cui la struttura è autorizzata e accreditata

 

 

2)     I soggetti destinatari del codice etico

I destinatari sono i soggetti a cui si applicano le norme del presente Codice Etico e sono individuati negli Amministratori, in tutto il personale dipendente, nei Fornitori, negli utenti e in tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano con l’Associazione rapporti e relazioni, o, comunque, operano per perseguirne gli obiettivi, in tutti i settori ed ambienti in cui la Associazione opera.

In particolare, Il Presidente del Consiglio Direttivo, il Consiglio Direttivo, il Comitato Tecnico ed i Responsabili delle Funzioni interne devono dare concretezza ai valori e ai principi contenuti nel Codice etico.

I componenti dei Consigli Direttivo, nel fissare gli obiettivi dell’associazione si ispireranno ai principi contenuti nel Codice Etico. Gli Associati e tutti coloro che si relazioneranno con il sodalizio, siano essi professionisti esterni, fornitori a qualunque titolo o dipendenti della Associazione, nel dovuto rispetto della legge e delle normative vigenti, adegueranno le proprie azioni e i propri comportamenti ai principi, agli obiettivi e agli impegni previsti dal Codice.

Tutte le azioni, le operazioni e le negoziazioni compiute e, in genere, i comportamenti posti in essere dai membri dell’Associazione nello svolgimento dell’attività lavorativa dovranno ispirarsi alla massima correttezza dal punto di vista della gestione, alla completezza e trasparenza delle informazioni, alla legittimità sotto l’aspetto formale e sostanziale e alla chiarezza e verità nei riscontri contabili secondo le norme vigenti e le procedure interne. Ciascun collaboratore deve fornire apporti professionali adeguati alle responsabilità assegnate e deve agire in modo da tutelare il prestigio e l’immagine della Associazione. Ciascun Destinatario è tenuto a conoscere il Codice Etico, a contribuire attivamente alla sua attuazione ed a segnalarne eventuali carenze.

Ciascun Destinatario, qualora venga a conoscenza di situazioni che, effettive o potenziali possono rappresentare una rilevante violazione del Codice Etico, deve darne tempestiva segnalazione, al proprio diretto superiore, all’organo di Direzione e all’Organo di riferimento, se già costituito. L’Associazione, con adeguati mezzi di comunicazione, curerà la diffusione, tra i destinatari, dei contenuti del Codice Etico e delle procedure aziendali relative.

 

 

 

  • Riferimenti ed inquadramento normativo

 Il Codice Etico vuol essere la sintesi di un complesso patrimonio valoriale ispiratore che diventa innanzitutto autoregolamentazione e riferimento nell’agire quotidiano della associazione e dei suoi membri; rappresenta un elemento essenziale e complementare del Modello Organizzativo ex Decreto legislativo n. 231 del 2001. Anche in tal senso l’associazione lo adotta e deve essere rispettato da tutti i “Destinatari” del Codice Etico, che saranno anche Destinatari del Modello.

 Il Codice Etico definisce, per l’Associazione Anfild, le politiche da rispettare per il controllo dei comportamenti individuali. Esso è necessario ed applicabile alla prevenzione di eventuali comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’Associazione, indicando esplicitamente le responsabilità etiche e sociali dei propri amministratori, dirigenti, dipendenti e fornitori.

 Il Codice Etico è dunque anche il principale strumento d’implementazione dei corretti comportamenti interni all’Organizzazione.

 

Il Codice Etico è sottoposto a revisione periodica per garantire l’aggiornamento alle più moderne disposizioni di tutela e, in tal senso, individua nell’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.n.a.c.) e nei suoi deliberati, fonte cui improntare la gestione propria e delle attività poste in essere.

 

 

  • Provvedimenti sanzionatori

I provvedimenti comminabili, nel caso di comprovate violazioni delle norme del Codice Etico associativo, per i Soci e i Volontari sono i seguenti:

  1. Avvertimento formale con richiesta di immediata cessazione del comportamento;
  2. Sospensione associativa per un termine estendibile fino a sei mesi;
  3. Espulsione dell’Associazione;

Per dipendenti e collaboratori si applica quanto previsto dal C.C.N.L. e dal Disciplinare esistente tra le parti. L’applicazione della sanzione di cui alla lettera c) dovrà essere formalmente approvata anche dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta.

Il Presidente dispone l’esecuzione e i relativi tempi di attuazione della sanzione.